L’ufficio per la mediazione familiare

L’Ufficio per la Mediazione familiare è frutto di un protocollo di intesa sottoscritto a novembre 2018 tra il Tribunale Ordinario di Bari e la sezione barese di GEMME Italia, Gruppo Europeo di Magistrati per la Mediazione. E’ un servizio per le coppie, coniugate o di fatto, che vivono l’esperienza giudiziaria della separazione o del divorzio con la finalità di informarle della esistenza dell’intervento della mediazione familiare, di spiegarne gli obiettivi ed i vantaggi ed illustrare le regole del percorso.

Se la scelta della coppia è stata quella di adire il Tribunale di certo si è in presenza di una relazione conflittuale;  la mediazione in ogni caso rappresenta una scelta di buon senso poiché costituisce un importante strumento di supporto per  abbassare il livello della litigiosità,  affrontare attraverso il dialogo le problematiche scaturite dal conflitto e concentrare l’attenzione sui figli e i loro bisogni. I genitori saranno già stati informati dai rispettivi difensori della possibilità di ricorrere alla mediazione familiare. Tuttavia, attraverso il servizio è possibile giungere ad una adesione consapevole alla sperimentazione del percorso e ciò grazie alle competenze ed abilità del mediatore nella gestione del suo compito.

L’Ufficio è al VI piano del Palazzo di Giustizia, c/o la stanza Comitato Pari Opportunità, nelle giornate del lunedì e del martedì, la mattina dalle ore 9:30 alle ore 12:30 ed il pomeriggio dalle 15:00 alle 18:00. Il servizio è gestito da dieci mediatori professionisti, associati a Gemme Italia, i quali operano in modo volontario, gratuito e nel rispetto del vincolo della riservatezza.

L’accesso all’Ufficio avviene sia attraverso un provvedimento del Magistrato della I sezione civile sia in assenza di una disposizione giudiziaria. E’ necessario contattare la Coordinatrice  dott.ssa Fulvia D’Elia al numero 3487088342 nelle giornate di giovedì e di venerdì (10/13 e 15/18) e fissare un appuntamento.

Il mediatore di turno accoglie la coppia. Il più delle volte si tratta della prima occasione, dopo l’avvio del procedimento giudiziario, in cui quei genitori si trovano seduti l’uno accanto all’altro. Il setting è importante perché non solo quei genitori condividono la stessa informativa ma cominciano a percepirsi non più come acerrimi nemici, bensì come probabili interlocutori.

All’incontro non partecipano i difensori ma è possibile, qualora costoro lo vogliano o sia necessario, prevedere un momento di confronto a chiusura della conversazione con i loro clienti.

Espletati i consueti adempimenti burocratici (raccolta dati, sottoscrizione del modulo sulla privacy) il mediatore da avvio all’attività informativa; può mostrare ai suoi interlocutori la Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori (realizzata dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza), sollecitare i genitori ad approfondire letture sulle reazioni emotive e psicologiche dei figli all’evento separativo. Alcune di queste sono a disposizione sul grande tavolo che arreda la stanza, insieme ad una bibliografia di settore che i genitori, se vogliono, possono consultare.

L’incontro si conclude con la “Dichiarazione di Intenti” rispetto alla disponibilità ad intraprendere un percorso di Mediazione Familiare; viene messo a disposizione  un elenco di centri e di mediatori professionisti che operano sul territorio, nonché di associazioni nazionali di categoria. Il mediatore che fornisce l’informativa non può avocare a sé l’attività di mediazione di quella coppia e quindi, nella occasione, depenna il suo nome dall’elenco.

Al fine di valutare la efficienza del servizio, a ciascun partecipante viene chiesto di compilare un questionario di gradimento anonimo riguardante sia la qualità della informazione ricevuta che la professionalità del mediatore.

Anche i figli maggiorenni o prossimi alla maggiore età possono rivolgersi all’Ufficio, spontaneamente o su invito del magistrato. Accade qualora sussista una relazione conflittuale con uno dei genitori. Solo in tal caso l’incontro non sarà puramente informativo ma i mediatori potranno avviare il percorso di mediazione intergenerazionale a titolo gratuito facendolo precedere da un momento di incontro-confronto con i due genitori.

I mediatori sono comunque a disposizione dei cittadini e degli avvocati per fornire chiarimenti sul funzionamento dell’Ufficio o sull’istituto della mediazione, per un confronto  su situazioni conflittuali non ancora degenerate in controversie giudiziarie ovvero su problematiche riguardanti i figli.

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