Statistiche

Materia Civile

COGNIZIONE ORDINARIA
PROCEDIMENTI IN MATERIA DI LAVORO E PREVIDENZA
DECRETI INGIUNTIVI ORDINARI
MOVIMENTO DEGLI AFFARI DI VOLONTARIA GIURISDIZIONE
PROCEDURE ESECUTIVE IMMOBILIARI
PROCEDURE ESECUTIVE MOBILIARI
ISTANZE DI DICHIARAZIONE DI FALLIMENTO E PROCEDURE CONCORSUALI

 

 

Materia Penale

DIBATTIMENTO – PROCESSI MONOCRATICI
DIBATTIMENTO – PROCESSI COLLEGIALI
MOVIMENTO PROCEDIMENTI GIP
SEZIONE GIP/GUP – PROVVEDIMENTI EMESSI

 

La statistica giudiziaria fa parte della statistica sociale e studia i fenomeni giudicati negativi ufficialmente, nonché gli atti punibili per legge in relazione con la crescita della società.

La statistica giudiziaria ha origini antichissime: fin da epoche remote, infatti, si è presentata la necessità di scegliere "guardie" per garantire l’ordine pubblico in base alla proporzione della popolazione.

All’epoca della rivoluzione francese De Moivre introdusse lo studio della probabilità per un individuo di essere condannato.
Con Napoleone le statistiche giudiziarie diventano ufficiali (fine 1700): si ha la nascita delle registrazioni dei condannati.

Contemporaneamente i sociologi studiano e classificano la " vita morale " dell’uomo medio.
Già dal 1861 si hanno statistiche giudiziarie che classificano le carceri e i condannati.

Tra gli aspetti più interessanti della statistica giudiziaria si può annoverare la possibilità di poter influire nella risoluzione dei fenomeni di cui si occupa. Inoltre essa può avere influsso sulla redistribuzione delle risorse umane e materiali sul territorio.

Obiettivo prioritario della statistica giudiziaria è, pertanto, quello di fornire all’Amministrazione quelle informazioni che costituiscono il presupposto essenziale per interventi di correzione e di miglioramento dell’intera organizzazione.

E’ inoltre strumento di trasparenza per i cittadini, in grado di fornire informazioni aggiornate sui dati e sui flussi fondamentali della domanda di giustizia nel nostro Paese e sulla capacità di risposta del sistema.